Al sole ma non troppo. I rischi legati ai raggi ultravioletti
I rischi legati ai raggi ultravioletti
Per quanto sia bello e piacevole stare al sole, l’azione forte e diretta dei raggi può recare gravi danni alla salute. In particolare, le radiazioni ultraviolette emanate dal sole sono molto nocive per la pelle e gli occhi. Ogni anno circa 1000 persone che lavorano all’aperto si ammalano di epitelioma: pertanto, chi svolge un’attività professionale che richiede un’esposizione al sole frequente e prolungata deve assolutamente prestare attenzione ai raggi UV. Il datore di lavoro ha il dovere di fornire ai suoi dipendenti gli strumenti necessari per proteggersi dai danni del sole. I lavoratori, a propria volta, sono tenuti a impiegare correttamente tali strumenti.
I raggi ultravioletti raggiungono la massima intensità all’inizio dell’estate (dal 21 giugno in poi). Sono però in grado di provocare danni alla pelle già in primavera, in caso di cielo coperto e temperature miti, pertanto è indispensabile proteggersi efficacemente.
- Due terzi delle radiazioni UV nocive colpiscono la superficie terrestre tra le 11:00 e le 15:00.
- In montagna i raggi UV hanno un’intensità maggiore rispetto alle basse quote.
- In presenza di superfici riflettenti (vetro, acqua, neve, sabbia) o chiare (tetti), l’intensità dei raggi UV è quasi doppia.
Protezione solare anche al lavoro e non solo in vacanza
Se durante il lavoro o nel tempo libero si trascorre molto tempo al sole, a partire da inizio aprile è necessario proteggersi correttamente dalle radiazioni ultraviolette. Le aziende hanno l’obbligo di adottare le necessarie misure per proteggere i propri dipendenti dai danni del sole. La scelta delle misure dipende dalla situazione di lavoro specifica.
Ulteriori misure per proteggersi in estate
In estate (giugno / luglio) le radiazioni UV raggiungono il massimo della pericolosità. Bisogna quindi adottare ulteriori accorgimenti per proteggersi al meglio nei giorni di sole e di leggera nuvolosità. Le parti del corpo più a rischio sono la testa, le orecchie e la nuca. Pertanto è bene lavorare all’ombra o, se ciò non è possibile, indossare un cappello o un casco con visiera e protezione per la nuca.
Ulteriori accorgimenti:
Spostarsi all’ombra: l’ombra protegge efficacemente dal sole. Ombreggiare il luogo di lavoro per mezzo di tende o tettoie, ove possibile, offre in assoluto la protezione più efficace.
Adeguare gli orari di lavoro: organizzare i lavori in base alla posizione del sole. Fra le 11:00 e le 15:00, lavorare all’aperto solo se non esistono alternative.
Adottare misure di sicurezza personali: laddove non risulti possibile lavorare all’ombra o adeguare gli orari di lavoro, imperativo adottare misure di sicurezza personali. La protezione più efficace indossare abiti che coprano il più possibile il corpo. Applicare la crema solare più volte al giorno su tutte le parti del corpo scoperte.
Quali sono i vantaggi della visiera e della protezione per la nuca? Ecco i risultati di un test.
Abbiamo chiesto a delle persone che lavorano all’aperto di indossare un copricapo dotato di visiera e di protezione per la nuca contro le radiazioni UV. All’inizio gli scettici pensavano che non servisse a nulla, che tenesse troppo caldo e che sembrasse ridicolo. Dopo un po’ di tempo, abbiamo chiesto nuovamente cosa ne pensassero e queste persone ci hanno confermato l’utilità della visiera e della protezione della nuca. Il viso e la nuca rimangono infatti all’ombra e non è necessario mettere una crema. Attenzione, però, al naso, alle guance, alle labbra e al collo: queste zone del corpo hanno bisogno di una crema solare.
Consigli per rinfrescare la testa:
- un copricapo dotato di visiera e protezione per la nuca rinfresca di più di uno senza protezione per la nuca.
- bagnare la protezione per la nuca durante le giornate più calde per un maggior effetto rinfrescante.
Fonte: SUVA