Campionamento di polveri inalabili e respirabili
Il comportamento delle particelle di polvere nell’organismo umano, dipende dalle dimensioni della particella e dalle sue proprietà chimico-mineralogiche.
L’apparato respiratorio è il sistema maggiormente esposto alle polveri; esso è convenzionalmente suddiviso in tre regioni: naso-faringea, tracheobronchiale e regione di scambio gassoso. Nel definire i criteri per il campionamento delle polveri occorre tenere conto delle relazioni tra il diametro aerodinamico e le frazioni che devono essere raccolte, al fine di approssimare le frazioni che penetrano nelle varie regioni dell’apparato respiratorio in condizioni medie. Nel presente lavoro si analizzano i criteri di campionamento delle frazioni inalabile e respirabile delle polveri.
RIFERIMENTI NORMATIVI:
UNI EN 481:1994 – Atmosfera nell’ambiente di lavoro – Defi nizione delle frazioni granulometriche per la misurazione delle particelle aerodisperse.
ISO 7708:1995 – Air quality – Particle size fraction defi nitions for health-related sampling.
Direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12/12/2017 – Direttiva che modifica la dir. 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (G.U. Ue L 345/87 del 27/12/2017).
Rettifica alla direttiva (UE) 2017/2398 (G.U. Ue L 41/15 del 14/02/2018).
Decreto legislativo del 1 giugno 2020, n. 44 Attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifi ca la direttiva 2004/37/CE del Consiglio, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (G.U. n. 145 del 09/06/2020 – Serie generale
Fonte INAIL