Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro
28 aprile: giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro e la giornata mondiale contro il lavoro minorile
Quest’anno, la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro (SafeDay) e la Giornata mondiale contro il lavoro minorile (WDACL World Day Against Child Labour) sono state riunite in una campagna congiunta per migliorare la sicurezza e la salute dei giovani lavoratori e porre fine al lavoro minorile.
La campagna mira ad accelerare l’azione per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG Sustainable Development Goal) obiettivo SDG 8.8 di ambienti di lavoro sicuri per tutti i lavoratori entro il 2030 e obiettivo SDG 8.7 di porre fine a tutte le forme di lavoro minorile entro il 2025. Raggiungere questi obiettivi a beneficio della prossima generazione della forza lavoro globale richiede un approccio concertato e integrato per eliminare il lavoro minorile e promuovere una cultura della prevenzione sulla salute sul lavoro (SSL).
I 541 milioni di giovani lavoratori (15-24 anni) – che comprendono 37 milioni di bambini in lavori infantili pericolosi – rappresentano oltre il 15% della forza lavoro mondiale e soffrono fino al 40% in più di infortuni professionali mortali rispetto ai lavoratori adulti di età superiore ai 25 anni.
Molti fattori possono aumentare la vulnerabilità dei giovani ai rischi di SSL, come la loro fase fisica e psicologica di sviluppo, mancanza di esperienza lavorativa e mancanza di formazione, scarsa consapevolezza dei rischi legati al lavoro e mancanza di potere contrattuale che può portare i giovani lavoratori ad accettare compiti pericolosi o lavori con condizioni di lavoro sfavorevoli.
La campagna 2018 SafeDay evidenzia l’importanza cruciale di affrontare queste sfide e migliorare la sicurezza e la salute dei giovani lavoratori, non solo per promuovere un’occupazione giovanile dignitosa, ma anche per collegare questi sforzi alla lotta contro le sostanze pericolose e tutte le altre forme di lavoro minorile. Fonte ILO (traduzione a cura di Mario Padroni) Foto EL ESPAÑOL