IL VIRUS DI ZIKA MODIFICA LA MORFOLOGIA DELLE CELLULE E LE FA IMPLODERE

L’infezione delle cellule umane del virus Zika vista con la videomicroscopia

I ricercatori dell’Institut Pasteur (Parigi) e di Inserm* hanno filmato con successo l’infezione delle cellule umane dal virus Zika, utilizzando la videomicroscopia. Sono stati osservati significativi cambiamenti morfologici alla cellula, mentre gli effetti citopatici del virus Zika erano finora poco caratterizzati. Ciò consente al virus di moltiplicarsi prima che la cella implodi.

* Questo lavoro è stato supportato da sovvenzioni da Institut Pasteur, ANR, Labex IBEID e Vaccine Research Institute.

‘Stiamo studiando i meccanismi della replicazione del virus Zika’, spiega Olivier Schwartz, responsabile dell’unità Virus e Immunità presso l’Institut Pasteur (Parigi). ‘E siamo interessati a fattori di restrizione, proteine ​​cellulari con attività antivirale il cui ruolo è quello di proteggere la cellula contro l’infezione da diversi virus.’ Tra i fattori di restrizione studiati, la famiglia di proteine ​​IFITM è un insieme di proteine ​​antivirali (indotte per tipo 1 interferone) che riducono l’ingresso del virus nella cellula impedendo la fusione virale. ‘IFTM3 protegge in modo efficace le cellule dal virus Zika. Questa protezione aiuta a spiegare perché, nella maggior parte degli individui, l’infezione è asintomatica o poco sintomatica e si risolve rapidamente ‘. Il risultato è tanto più importante perché resta ancora molto da capire sui meccanismi dell’immunità innata.
“Abbiamo anche studiato l’effetto citopatico del virus, vale a dire i cambiamenti morfologici della cellula, per capire cosa succede quando il virus si replica nella cellula’, afferma Olivier Schwartz. ‘E siamo stati in grado di descrivere un fenomeno poco studiato, utilizzando la videomicroscopia  (vedi filmato), la microscopia elettronica e altre tecniche. Abbiamo osservato che la cellula infetta reagisce formando enormi vacuoli intracellulari che portano alla morte della cellula. ‘Inoltre, questo fenomeno di distruzione cellulare è principalmente visibile in assenza della proteina IFITM3. Queste osservazioni sono state fatte nelle cellule bersaglio del virus, comprese le cellule epiteliali, i fibroblasti della pelle e gli astrociti. Questi risultati aiutano a comprendere come il virus Zika si replica e la risposta innata protettiva dell’ospite. Fonte Istituto Pasteur (Parigi) Traduzione a cura di Mario Padroni

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