La corretta movimentazione dei pazienti e dei carichi in ambito sanitario
Prevenzione e movimentazione dei pazienti
Alleghiamo un opuscolo sulla corretta movimentazione dei pazienti in ambito sanitario, che potrà essere utile non solo per coloro che svolgono attività lavorative esposte a questo rischio, ma anche a consulenti e studiosi dell’argomento.
Le patologie cronico-degenerative della colonna vertebrale rappresentano uno dei principali problemi della salute dei lavoratori, soprattutto di quelli operanti in settori particolarmente esposti alla “movimentazione manuale di carichi”. In Italia tali affezioni rappresentano, dopo le affezioni delle vie respiratorie, comprendenti anche le sindromi influenzali, la seconda causa di assenza dal lavoro per malattia e la seconda causa di invalidità civile. Rappresentano, inoltre, la prima motivazione di richiesta di modifiche al giudizio di idoneità al lavoro da parte dei lavoratori.
Sono numerosissimi gli studi che indicano come figure professionali diverse (Infermieri, OSS, ecc.), costrette a mobilizzare persone malate e quindi spesso con ridotta autonomia, siano frequentemente interessate, già nei primi anni di lavoro, da patologie della colonna vertebrale. Le affezioni cronico degenerative della colonna vertebrale sono frequenti in altri ambiti lavorativi (dell’industria, dell’agricoltura e del terziario), anche se ovviamente nell’ambito delle professioni sanitarie, essendo praticamente nulla la “completa meccanizzazione dei processi di sollevamento”, assumono particolare rilievo. L’incidenza degli sforzi e delle conseguenti patologie è ovviamente più elevata laddove bisogna assistere soggetti immobilizzati e poco collaboranti (Rianimazione, Ortopedia, Geriatria, Chirurgia, Fisiatria, R.S.A., PostAcuti, ecc.). Non necessariamente e non sempre il problema è dovuto al ridotto numero di attrezzature adeguate per la movimentazione dei carichi, ma assai spesso anche al livello di addestramento del personale nel corretto utilizzo delle stesse. Quando una persona solleva, spinge o traina un’oggetto si producono forze che possono determinare un effetto “dannoso” sul sistema muscolo scheletrico. Queste forze sono normalmente avvertite dal soggetto e vengono bilanciate dalla messa in atto di meccanismi automatici di protezione degli apparati coinvolti, ovviamente il corretto addestramento migliora e rende più efficaci questi meccanismi di protezione. (Fonte Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna)