Sostanze chimiche reprotossiche in ambiente di lavoro
Rischio per la salute riproduttiva in ambiente di lavoro
Le sostanze chimiche rientrano tra fattori di rischio per la salute riproduttiva in ambiente di lavoro. La pubblicazione della nuova direttiva 2022/431 del parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, il cui recepimento è previsto entro febbraio 2024, va ad inserire i reprotossici in ambiente di lavoro all’interno della direttiva cancerogeni e mutageni, prevedendo misure di gestione del rischio più stringenti e tutelanti.
Nella normativa per la tutela dei lavoratori è stata posta molta attenzione alla tutela della donna in gravidanza, ma finora la possibile esposizione a sostanze reprotossiche sembra sia stata ampiamente sottostimata.
Lo Scientific Committee on Occupational Exposure Limits nel 2013 ha definito la fertilità come ‘i processi che sottostanno alla capacità di un uomo e una donna di iniziare una gravidanza’; in dettaglio ha definito gli effetti avversi per la fertilità come ‘effetti avversi sulla libido, il desiderio sessuale, la spermatogenesi/oogenesi, ogni interferenza con l’attività ormonale o i parametri fisiologici che può incidere sulla abilità di fecondazione, impianto o sviluppo dell’embrione’.
Fattori di rischio per la salute riproduttiva, in ambiente di lavoro, possono essere di diversa natura, quelli dovuti a sostanze chimiche sono certamente tra i più documentati….. Fonte: INAIL